Cosa ricordi dell'inizio della tua carriera pittorica?
L'entusiasmo nella ricerca di una forma di espressione che mi rappresentasse in pieno, ricerca che tutt'ora continua. Restano indimenticabili anche le prime mostre d'arte in provincia, come la gioia provata per il mio primo concorso vinto.
Quale momento ricordi come cruciale nel tuo sviluppo?
Quando le gallerie hanno iniziato ad interessarsi ai miei lavori inserendomi nei loro progetti ed eventi.
Tecnica preferita e perché?
La tecnica che preferisco è quella ad olio, per la sua inconfondibile brillantezza e per le infinite possibilità di sfumarlo, ma spesso non escludo l'acrilico per abbozzare il colore sulla tela e l'applicazione di collage sul supporto per ampliare le possibilità espressive.
Hai sperimentato tecniche?
Certo, durante il mio percorso scolastico credo d'averle provate tutte fino ad affinare quelle che erano più affini al mio modo di fare arte ma ancora oggi sono alla ricerca di qualcosa di nuovo.
Come commercializzi il tuo lavoro? Che tipo di promozione preferisci?
Attraverso gallerie, sia fisiche che online e tramite i social, quest' ultimi in particolare sono il genere di promozione che preferisco, perché ti permettono di avere un contatto diretto con i collezionisti.
Disegnare o dipingere?
Dipingere, ma per quanto mi riguarda è fondamentale partire da un buon disegno.
Pennello o spatola?
Pennello, meglio se sintetico.
Olio o acrilico?
Colori ad olio.
Galleria o instagram?
Entrambi.
Arte o commerciale?
Arte, non ci sono dubbi.